lunedì 26 marzo 2018

UnLost Territories : Tor Sapienza

Idee e Proposte

Tor Sapienza: Localizzazione


Tor Sapienza: Storia e origini


La proposta


Area 25


Area 37

mercoledì 7 marzo 2018

NATURA

DIPENDENZA

 
Le tre età della donna, Gustav Klimt 1905

Il dipinto rivisita in modo simbolico tre fasi della vita umana e nello specifico quella femminile: l'infanzia, la maternità e la vecchiaia.
L'autore enuncia in maniera chiara la precarietà della vita e della sua bellezza.

La donna anziana, coprendosi il volto non accetta la realtà e l'inevitabile decorso della vita, verso un'inesorabile morte. L'anziana ritratta su di un piano scuro più arretrato rispetto al resto del dipinto, risulta essere la sagoma meno luminosa delle tre e simboleggia la fase finale del genere umano, la morte appunto. 

La giovane donna, in contrasto con i toni scuri dell'anziana, è raffigurata frontalmente ed è coperta solo da un sottile velo. La genitrice appare luminosa, quasi ad emulare una figura sacra e crea un punto luce deciso, grazie anche alla sua capigliatura dorata. 

La bambina, la quale è immersa in un sonno sereno tra le braccia della mamma, è raffigurata in maniera pallida e tondeggiante. La mamma e la sua bambina sono collocate su uno sfondo geometrico dai colori molto vivaci ed intensi.

Le tre donne sono poste su di un'area che ricorda vagamente la forma di un sarcofago egizio.

Le diverse zone cromatiche del dipinto, identificano tre individui
molto differenti tra di loro. 


                                                                                                                                                               (Paolo Alessandri)



MATERICITA'




Giuseppe Penone fonde natura e cultura in una corrente ascenzionale che rimarca l’evoluzione storica predominante nella capitale. 
Le radici si inseriscono nelle macerie dell’antica città stratificata che come fossero semi risalgono il tronco e sbocciano sui rami a cinque metri di altezza. 
L’anomala pesantezza del marmo lavorato (11 tonnellate) spinge lo sguardo verso l’alto costruendo una continuità tra terra e cielo e ponendo le distanze dalla vecchia civiltà. 
La specularità con la fontana del Brancaccio allinea le correnti artistiche che quasi si legano invisibilmente nel sottosuolo come un lungo cordone ombelicale che le pone in equilibrio. 
Foglie di pietra individua nell’albero di bronzo i presupposti di una città che punta al futuro ma che parte del passato. 
(Simone Agostini)

Tre architetture moderne


Ludwig Mies Van Der Rohe, Siedlung Weisenhof

Stoccarda 1927
Mies comincia a studiare il piano del quartiere attraverso un plastico che esprime in una dimensione urbanistica la sua concezione spaziale: un insieme di piastre di uno o due piani completamente astratte (riuscirà anche nella realizzazione ad uniformare le coperture in lastre e il colore nel bianco) che non seguono allineamenti preocrdinati, ma segmentano lo spazio lasciando fluire un invaso sull'altro...


Le Corbusier, Chapelle Notre-Dame du Haut

Ronchamp 1950-1955

In cima ad una collina sorge un muro sagomato da una parte in maniera rettilinea e dall'altra curvilinea. Delimita una cappella in cui la luce la penetra da profonde e asimmetriche incisioni che fanno tesoro delle ricerche che accompagnano la pittura dell'espressionismo informale di Hartung, Vedova, Fautrier ...


Alvar Aalto, Sanatorio

Paimio 1928-1934






domenica 4 marzo 2018

EUR | una strada | una piazza | la casa flessibile

Tavole finale riassuntive del Laboratorio di Progettazione Architettonica III, Prof. Massimo Zammerini, A.A. 2016/2017.